19.06.2024
“Milano fashion week uomo 2024” apre all’Intelligenza artificiale
La settimana di moda maschile a Milano vede il settore presentare collezione elaborate dalla IA. Oltre ad agevolare la creatività dei designer, la nuova tecnologia mostra di offrire al pubblico la possibilità di provare virtualmente i capi prima dell’acquisto, migliorando in tal senso l’efficienza della catena di distribuzione e riducendo i resi.
Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale ha trasformato radicalmente numerosi settori, tra cui quello della moda. Dagli algoritmi avanzati, passando per l’analisi dei dati, fino ai modelli predittivi. Una vera e propria rivoluzione per l’industria della moda.
Questa trasformazione non solo tende a migliorare l’efficienza e ridurre gli sprechi, ma punta anche a ridefinire creatività e personalizzazione nel settore dell’abbigliamento.
In occasione della Milano Fashion Week Uomo 2024, sono state diverse le aziende che hanno presentato la propria collezione attraverso la IA.
Canali, al suo 90° anniversario, ha lanciato una Capsule Collection accompagnata da un’installazione artistica in collaborazione con gli studenti della Naba, la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Un’esposizione che ha incluso 9 installazioni scultoree, che hanno utilizzato i tessuti esclusivi della “capsule” anniversario, trasformando la materia tessile in opere d’arte per celebrare la maestria artigianale italiana. Inoltre, l’azienda ha deciso di integrare la presentazione con gli strumenti l’intelligenza artificiale, generando digitalmente la video narrazione “Canali Horizons: A Journey from Heritage to Tomorrow”, che ha esplorato non solo la storia del marchio, ma anche le sue visioni futuristiche. Un approccio innovativo che getta uno sguardo avanti.
Corneliani ha fatto un passo ulteriore introducendo modelli ologrammi attraverso degli “olobox”, display olografici che proiettano immagini in alta definizione creando un fantastico effetto 3D. Questi modelli hanno preso vita in una sfilata digitale, dove il mondo fisico e quello virtuale si sono fusi in una performance futuristica.
Se da una parte gli algoritmi sono capaci di supportare i designer nella creazione di modelli e combinazioni di colori, dall’altra il consumatore ha la possibilità di provare virtualmente i capi prima dell’acquisto, migliorando l’efficienza della catena di distribuzione e riducendo i resi.
Tuttavia, nonostante l’AI apra nuove frontiere e opportunità, non mancano i quesiti aperti. Ciò che desta preoccupazione sono la privacy, l’etica nell’uso dell’intelligenza artificiale e la necessità di investimenti significativi in tecnologia. Nonostante ciò, l’industria della moda può superare questi ostacoli, aprendo la strada a un futuro dove moda e sostenibilità possano andare di pari passo. In conclusione, non v’è dubbio che l’intelligenza artificiale, se usata correttamente, possa rappresentare una risorsa indispensabile a favore di sostenibilità e innovazione.