08.08.2024
I quartieri più coinvolti nelle attività olimpiche dei prossimi Giochi invernali ospitati da Milano insieme a Cortina d’Ampezzo vedono il valore degli appartamenti aumentare fino al 48%. I pro e i contro.
Le Olimpiadi di Parigi 2024 stanno per andare agli archivi, e il prossimo appuntamento con i Giochi sarà nel 2026, in occasione di quelli invernali ospitati da Milano insieme a Cortina d’Ampezzo. Un appuntamento estremamente atteso dai due territori in questione, tanto che il capoluogo lombardo sembra già ora dover far fronte a un problema tutt’altro che nuovo, destinato però a peggiorare ulteriormente: quello dei costi sempre più vertiginosi imposti dal mercato immobiliare.
Chiaramente i luoghi che nel concreto ospiteranno le varie attività delle Olimpiadi invernali del 2026 sono già noti da tempo, e non a caso gli appartamenti che si trovano in quelle specifiche zone di Milano già dal 2023 hanno visto il proprio valore crescere in maniera rilevante. È il caso di Scalo di Porta Romana, dove secondo un report di Casavo il costo al metro quadro delle case è salito da 3.296 a 4.845 euro (+48%). Il fenomeno è però riscontrabile anche in quartieri meno rinomati della città, come Santa Giulia Nord: qui l’indicatore è cresciuto da 2.329 a 2.960 euro (+27%).
Va da sé che questi dati non siano solo ed esclusivamente il frutto di mera speculazione edilizia. Milano-Cortina 2026 è un evento che avrà conseguenze anche prima e dopo l’inizio e la fine delle competizioni sportive, e infatti i quartieri che ne ospiteranno le attività sono al centro di fitti lavori di riqualificazione oltre che di edificazione di nuovi spazi pubblici, strutture e infrastrutture che resteranno un patrimonio della zona. Ecco perché la loro attrattività sta crescendo e, di conseguenza, comprare casa da quelle parti costa di più.
L’aumento dei prezzi, peraltro, non sta disincentivando la compravendita di immobili nei quartieri in questione. Lo dimostra il fatto che gli acquisti degli appartamenti a Scalo di Porta Romana sono cresciuti del 40% e quelli a Santa Giulia Nord del 28%. Un’ulteriore riprova del fatto che i milanesi sono più interessati a vivere in un abitato moderno e appena riqualificato piuttosto che risparmiare una preziosa quota del proprio patrimonio scegliendo di trasferirsi in zone della città più trascurate.
Al netto di tutti questi discorsi è però opportuno ricordare sempre che non è tutto oro ciò che luccica. Se infatti è vero che Milano cambierà parzialmente faccia grazie alle Olimpiadi del 2026 (e, in parte, conserverà quella faccia anche dopo la conclusione dei Giochi invernali), è altrettanto vero che gli affari sono sempre affari. E che quindi a sua volta il mercato immobiliare sta chiaramente traendo benefici per se stesso sfruttando una fase senz’altro propositiva della storia urbanistica meneghina.
Per cominciare, Casavo sottolinea da questo punto di vista che l’aumento dei prezzi degli appartamenti proseguirà anche nel 2025 e nel 2026, anche ben oltre il mese di settembre. E poi ci sono altri fattori, ben più grandi delle già importantissime Olimpiadi. Non a caso dal 2023 in poi sono aumentati più volte i tassi d’interesse, decisivi nel determinare il costo finale di una casa. Ovunque essa si trovi.