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Ambiente, Cronaca

Premio Ricicloni all’Italia

31.07.2024

Legambiente premia i nostri Comuni. Gestione e smaltimento rifiuti sempre più efficienti lungo lo Stivale. Il Sud stupisce tutti e fa registrare un rimarchevole +23,8% rispetto al 2022, con 231 paesi rientrati nella lista. Davanti brilla il Veneto. Tutti i dettagli sulle città più brave nel riciclo.

La cultura del riciclaggio sembra aver finalmente attecchito in Italia, coinvolgendo diversi centri sparsi in tutto lo Stivale (Isole comprese). E tra essi si distinguono città più grandi e note, ma soprattutto paesini di cui magari qualcuno ignora l’esistenza, che però, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, avrebbero tanto da insegnare addirittura ai capoluoghi o alle poche metropoli nostrane.
Questi i dati che Legambiente ha presentato nel corso della XXXI edizione di “Comuni Ricicloni”, l’annuale dossier che fotografa l’impegno delle varie località italiane nella gestione di rifiuti e raccolta differenziata. I numeri, facendo un discorso generale, sono indubbiamente positivi: nel 2023 i cittadini che hanno potuto usufruire di un servizio efficiente hanno superato quota 4 milioni. Rispetto all’anno prima sono cresciuti di oltre 500 mila unità (+539.590, per la precisione).

Più nel dettaglio, i Comuni inseriti in lista sono diventati 698: una cifra superiore dell’11% a quella del 2022. Tra essi ci sono anche alcuni capoluoghi di provincia, tutti collocati nel Nord-Est d’Italia (Treviso, Belluno, Trento e Pordenone). Ma attenzione: questo non significa che il fenomeno non riguardi l’intero Paese. Al contrario: il Sud ha fatto registrare un rimarchevole +23,8% rispetto al 2022, con 231 Comuni che sono rientrati tra i “Ricicloni” che Legambiente ha voluto segnalare e premiare. La conferma arriva dalle Regioni più presenti in classifica: se davanti a tutte c’è infatti il Veneto (33,8% dei cittadini virtuosi complessivi), a seguire troviamo Lombardia (15,5%), Campania (8%) e Toscana (7,3%). Ma è importante sottolineare anche il 5,9% della Sicilia.
Si parlava di piccoli centri tra coloro che dettano la linea, e il dossier di Legambiente lo conferma. Il 40% degli italiani «Rifiuti Free» risiede in un Comune i cui abitanti sono compresi tra i 5 mila e i 15 mila. La percentuale scende al 29% quando i residenti superano quota 15 mila, mentre il totale dei capoluoghi a stento raggiunge quota 8%. «Puntare sulle grandi città sarebbe fondamentale. Al momento, però, sono territori in cui faticano a diffondersi sistemi di raccolta più capillari come il porta a porta. Sarebbe importante che tutti gli attori della filiera diano il proprio contributo per completare una vera e propria rivoluzione circolare del Paese», ha commentato Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente.

Esiste comunque un altro sistema di organizzazione il cui funzionamento è sia efficiente che ben distribuito nelle più svariate zone d’Italia: si tratta dei consorzi a cui è affidato il servizio di gestione dei rifiuti urbani. In tutto il Paese sono ben 13, e se anche in questo caso il Veneto (che ne ha 4) e il Trentino-Alto Adige (3) guidano la classifica, le altre Regioni non stanno a guardare. Lo dimostrano le ottime risposte di Sardegna (3), Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Abruzzo (una a testa). Per un’Italia che, nel 6,9% della sua totalità, ha scoperto i benefici dell’essere «riciclona».

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