02.05.2024
Voglia di tennis senza precedenti per gli Internazionali di Roma, che potrebbero sancire un avvenimento storico. Il merito è soprattutto di Sinner, che se la vedrà di nuovo con il primo rivale, Novak Djokovic. Ma tra i top-10 è prevedibile anche un’altra emozione tutta al femminile: una italiana, per ora dodicesima, che è Jasmine Paolini.
C’è una splendida suggestione, avvicinandosi all’ottantunesima edizione degli Internazionali BNL d’Italia. Non è necessariamente la vittoria di un azzurro: ok, l’Italia non vince il torneo dal 1976 (anno d’oro di Adriano Panatta), ma non è mai successo che il nostro Paese avesse – in contemporanea – un top-10 sia tra gli uomini che tra le donne. Se con i maschietti possiamo dormire sonni tranquilli grazie a Jannik Sinner (che ha scelto di ritirarsi prima dei quarti a Madrid per arrivare al Foro Italico in piena efficienza fisica), la bella sorpresa del 2024 è l’impetuosa scalata di Jasmine Paolini, 28enne di Bagni di Lucca con origini un po’ polacche e un po’ ghanesi, allenata dall’ex soldatino Renzo Furlan.
La vittoria a Dubai (torneo dello stesso livello di Roma) è stato il picco di un periodo d’oro, che l’ha portata al numero 12 del mondo. E sarebbe spettacolare se l’ingresso tra le prime dieci dovesse arrivare grazie a un bel torneo a Roma, laddove si registrerà l’ennesimo record di pubblico (nonostante i prezzi dei biglietti non siano esattamente popolari), e in generale si respira una voglia di tennis senza precedenti, forse superiore a quella dei mitici anni ‘70.
Il merito è soprattutto di Sinner, i cui successi hanno fatto impazzire l’opinione pubblica e acceso un delirio collettivo senza precedenti. Con tutto il rispetto per la Paolini, sarà proprio Jannik il più atteso. Al netto del problema all’anca che lo infastidisce da Monte-Carlo, ha detto – a ragione – di poter fare ottime cose anche sulla terra battuta. L’anno scorso perse maluccio contro l’argentino Francisco Cerundolo, ma era un altro Sinner. Non aveva ancora vinto un Masters 1000 (missione compiuta a Toronto), uno Slam (il leggendario trionfo in Australia) e non si era portato al numero 2 del mondo, primo italiano di sempre. Ha già fatto sapere che Roma è tra le priorità stagionali, insieme agli Slam e al torneo olimpico, proprio in virtù della passione della gente. La Città Eterna è pronta ad accoglierlo come un Re: lui sembra avere il giusto mix tra freddezza e passione per non farsi travolgere dalle aspettative e, anzi, trarne forza ed energia. Nel frattempo il Foro Italico si è rifatto il trucco, estendendosi fino a Piazza del Popolo, laddove è stato allestito un campo in terra battuta che ospiterà allenamenti e qualche match ufficiale, compresa un’esibizione con lo stesso Sinner o Matteo Berrettini, romano ben deciso a rilanciarsi nel torneo di casa.
Le ambizioni azzurre non mancano: il talentuoso Musetti, i rampanti Cobolli, Gigante e Zeppieri e l’eterno Fognini sono pronti a dare tutto nel Colosseo della Racchetta. Ma attenzione ai rivali: Roma segnerà il ritorno di Novak Djokovic, poi non mancherà il grande rivale di Sinner (Carlos Alcaraz), senza dimenticare i super-specialisti della terra battuta Stefanos Tsitsipas e Casper Ruud, oltre ai finalisti in carica Daniil Medvedev e Holger Rune. Nella speranza che ci sia l’ultima danza di Rafa Nadal, vincitore in ben dieci occasioni. Con l’allargamento dei tabelloni a 96 giocatori, lo spettacolo durerà due settimane. E sarà tutto da vivere, dalla prima all’ultima palla, peraltro con una bella appendice in TV: la RAI trasmetterà in chiaro un match al giorno. La popolarità di uno sport si misura anche così.